Y cuando el dinosaurio despertó, Carver bebía, el oro de los tigres deslumbraba a Borges, Millás atendía el teléfono. Macondo entonces fue un sueño, una plegaria de Capote perdida en la lejanía de Bowles. El hombre ya no estaba allí. Solo encontraron un relato. Apenas un destello de vida.

1/21/2007

Esperando el invierno

No soy yo él que te ama este minuto.
Es él en mí, su invento.
Un lento asesinato de ternura.
Juan Gelman
Foto: Acantilados de Maro. Domingo 22/01/07 13:00

1/15/2007

Año nuevo. Cortar y pegar

Dios hace tiempo que se marchó de este mundo, sentencia un personaje en el trailer de "Diamantes de sangre", la última película de Leonardo Di Caprio. Podría servir para empezar. A Matilde Horne, de 92 años, la traductora de 'El señor de los anillos' a la que le dieron un millón por el trabajo de toda una vida, le parece "hermosísima" la palabra llovizna, "con esa elle como tartamuda y los sonidos que vienen a continuación ". En cambio, muñón le estremece, "es un trozo de carne que no está vivo, pero tampoco está muerto". Matilde cobra trescientos euros al mes y vive en una residencia de ancianos. Tengo el recorte del periódico sobre la mesa para escribir unas líneas en cuanto tenga clara una idea. También quisiera decir algo sobre la imagen de Saddam con la soga al cuello, los réditos electorales que devengarán ciertas actitudes ante el terrorismo, o "La primavera romana de la señora Stone", que Bruguera ha publicado hace poco. Debería ordenar un poco los conceptos. "Trato de averiguar de qué escribo al tiempo que escribo", Marías dixit. Y los días pasan. Sigo perdido.

1/12/2007

il nuovo album della Divina

Aboliamo gli auguri

Caro 2007, va tutto bene. Conviene abolire gli auguri per mancanza di necessità. Da molti anni si vive una tale escalation di felicità civile che appare inutile, se non addirittura iettatorio, immaginare cambiamenti. La mania di perseguire nuovi traguardi viene a sproposito quando la perfezione è ormai acquisita.
Gli intelligentissimi, i lustrini, l’informazione puntuale e plurale coprono la diffusione televisiva da mane a sera. È meglio che non si modifichi la sontuosa e sostanziosa parte catodico-passiva della nostra vita.
Se la fase uno di ogni idea o campo d’azione è ottimale, non c’è bisogno di fasi due. Ci sono sufficienti tasse da pagare e sufficienti evasori. Tutti i doveri e tutti i diritti si bilanciano così bene che quasi si confondono, si annullano, svaniscono, togliendoci dall’impaccio di doverli riconoscere.
Le parole dette e stampate in privato e in pubblico sono così urlate che nessuno può sostenere di non essere stato raggiunto dal messaggio e se inducono sbadigli, niente di male. Si sarà prodotto un risparmio, socialmente benvenuto, sulle benzodiazepine.
Per quanto riguarda l’istruzione, tutto è già previsto. Come sempre, secondo una esperienza consolidata, la formula dell’esame di maturità anche l’anno prossimo cambierà.
Tutto a posto. Quale miglioramento pretendere per i cosiddetti giovani? È ben noto che non vi è tutta questa urgenza per il loro inserimento. Ci sono pur sempre i cosiddetti vecchi che, indipendentemente da acciacchi, menomazioni e aggiustature, mantengono la loro validità in politica, spettacolo, giornalismo, finanza, potere in senso lato. Qualcuno afferma addirittura che quel profumino di stantio che emanano sia patrimonio anche per le future generazioni.
Quando una società è in crisi, diventa fondamentale investire in ricerca. Siccome l’Italia non investe in ricerca, vuol dire che non è in crisi. Un assioma che è una garanzia.
La morte. Anche quella sventura è stata risolta. Ognuno può giocarsela come vuole. Intendo la propria e quella degli altri. Tutti possono esprimere azioni e pareri in proposito. Non è vietato, ma conveniente e corretto. Abbiamo imparato a fare distinguo di bene e male su eutanasia, condanna a morte, vittime, carnefici. In fondo è vero. Ogni morto e ogni facitore di morte hanno effettivamente le proprie ragioni. Perché non riconoscerle? Non sarà per quel sottilissimo filo di strumentalizzazione che si dovrà rinunciare alla potentissima lusinga di potersi schierare. Se ci pensiamo bene, questa è la descrizione della libertà.
Caro 2007, mi correggo. Aboliti gli auguri per mancanza di speranza.


La Stampa, n.335 31.12.06

1/01/2007

Un punto de partida

Un día mis palabras te consolarán, como las tuyas nunca
podrán hacerlo.

Paul Bowles

Principal acusado

Mi foto
"Todo misterio resulta al fin una trampa. El rastro de Miguel Fernández, su espejismo, conducen a la nada. Inventarlo fue mi error. Conocerle, mi tragedia.”